Sebbene gli immatricolati abbiano ripreso a crescere, resta molto da fare per colmare il gap che ci separa dai grandi Paesi europei. Servirebbero, infatti, 7mila immatricolati in più ogni anno per essere in linea con la media europea. Il sistema universitario nazionale, che nel complesso è riuscito a contenere l’onda d’urto della pandemia, deve essere aiutato rimuovendo criticità interne ed esterne, anche perché l’educazione svolge una funzione determinante nell’incremento della mobilità sociale di un individuo. È quanto emerge dal terzo rapporto Agi-Censis, elaborato nell’ambito del progetto “Italia sotto sforzo. Diario della transizione 2020”. Nell’anno accademico 2019-2020 si è confermato l’incremento degli immatricolati alle università italiane: +3,2% rispetto all’anno precedente.
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