ROMA – “La commissione Tgr di Unirai respinge al mittente le accuse del collega Rai Sigfrido Ranucci rivolte alla Tgr nella quale, a suo dire, i giornalisti non riuscirebbero a fare inchieste in quanto ‘bloccati dal politico o dal mafioso locale’. Il costante impegno dei colleghi della Tgr è mirato a raccontare in pienezza i fatti del territorio, senza occultare alcunché e senza piegarsi a presunte pressioni di politici o criminali. Ne va della nostra professionalità e serietà di dipendenti del servizio pubblico. Ma anche della qualità dell’informazione da offrire a beneficio dei cittadini”.
Lo afferma la Commissione Tgr di Unirai in una nota.
E aggiunge: “La trasparenza e la completezza del nostro operato sono testimoniate dai ripetuti servizi e approfondimenti dedicati proprio alla politica, alla criminalità e ai casi di intrecci tra esse. Politici locali o criminali non rappresentano, dunque, uno strumento di pressione e di limitazione della nostra libertà e del nostro diritto-dovere di informare. Ma al contrario l’oggetto di un racconto teso a denunciare gli episodi in cui i due mondi si compenetrano pericolosamente”.
“L’esortazione al collega Ranucci- conclude la nota- è a guardare con meno pregiudizi la Tgr. Siamo sicuri che trarrà spunti validi anche per le sue interessanti inchieste”.
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