Allo spin off accademico Bioscience Genomics il “Premio Leonardo Start up”
ROMA – “Il nostro istituto ha messo a punto un modello unico di prevenzione che supera quelli tradizionali perché intercetta, analizza e tratta le condizioni fisiologiche drivers dello sviluppo dei tumori solidi anziché tentare di diagnosticare precocemente la malattia.
E’ evidente a tutti la straordinarietà di questo processo grazie al quale è possibile prevenire la malattia nel vero senso della parola, superando il vecchio concetto di prevenzione legato esclusivamente alla diagnosi precoce di una malattia che spesso non è curabile”.
Lo afferma Giuseppe Mucci (nella foto), Ceo di Bioscience Institute a margine della cerimonia di consegna del “Premio Leonardo Start up” allo spin off accademico Bioscience Genomics, partecipato da Bioscience Institute spa e dall’Università Tor Vergata di Roma.
La premiazione si è tenuta a Roma presso palazzo Barberini nell’ambito della “Giornata Qualità Italia Premi Leonardo” alla presenza del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, della Presidente del Comitato Leonardo Luisa Todini, del presidente dell’Agenzia ICE, Carlo Ferro, del presidente dei Giovani Imprenditori di Confindustria, Riccardo Di Stefano.
“Siamo onorati di aver ricevuto questo prestigioso ‘Premio’ che attesta Bioscience Genomics tra le eccellenze italiane assolute”, ha aggiunto Mucci.
“La condizione driver dello sviluppo di un tumore può durare dai 5 ai 15 anni ed è caratterizzata dal progressivo accumulo di lesioni subite dal DNA e non riparate dall’organismo.
L’accumulo di queste mutazioni, se progressivo, è indicatore della condizione driver dello sviluppo del tumore solido. Bioscience Genomics analizza anche le condizioni che favoriscono il progressivo accumulo di queste mutazioni e aumentano la suscettibilità allo sviluppo dei tumori: infiammazione cronica, disbiosi, squilibri del sistema immunitario e variazioni della lunghezza dei telomeri.
Questo test, e il relativo algoritmo, sono stati validati con uno studio scientifico pubblicato dalla rivista Cell Death & Disease.
Questo innovativo modello di prevenzione oncologica ha come obiettivo l’identificazione ed il trattamento delle condizioni DRIVERS della malattia al fine di ritardare od evitare lo sviluppo della stessa.
“Ci troviamo di fronte a un’innovazione storica che necessita di adeguate risorse finanziarie. Per questo abbiamo scelto di misurarci con i mercati internazionali – conclude il founder del Bioscience Institute – puntando con sempre maggiore determinazione nella nostra missione: sconfiggere il male prima ancora che prenda forma”.