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Melito, voto di scambio politico-mafioso: Mottola e Rostan assolti perché “il fatto non sussiste”

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Il giudice del Tribunale di Napoli, Fabio Lombardo, ha pronunciato la sentenza di assoluzione con la formula “il fatto non sussiste” nei confronti dell’ex sindaco del comune di Melito, Luciano Mottola e dell’imprenditore Emilio Rostan, accusati dalla DDA partenopea (Pm Giuliano Caputo) per voto di scambio politico-mafioso.

Gli inquirenti avevano chiesto rispettivamente 13 anni di reclusione per Rostan e 10 anni per Mottola prima della conclusione del processo di primo grado che ha visto 17 imputati. Assoluzione anche per l’ex presidente del Consiglio comunale Rocco Marrone.

Il giudice ha invece condannato per diversi capi d’imputazione a 10 anni di reclusione Giuseppe Siviero, 8 anni e 8 mesi a Francesco Siviero, 8 anni e 8 mesi a Francesco Della Gaggia, 8 anni e 4 mesi a Luciano De Luca, 8 anni a Salvatore Chiariello e Vincenzo Marrone (padre del candidato sindaco Nunzio Marrone, sconfitto al primo turno), 8 anni ad Antonio De Stafano, Edoardo Napoletano, Luigi Tutino, 5 anni e 4 mesi ad Antonio Cuozzo e Luigi Ruggiero, 4 anni e 8 mesi a Marco Ascione e due anni e otto mesi a Emilio Rostan, assolto dall’accusa principale, per i quali gli avvocati Alfredo Capuano e Umberto de Basso de Caro, hanno annunciato ricorso.

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