AGI – Quella del vino è una filiera complessa. C’è la qualità della materia prima, ma anche processi di lavorazione diversi e regole precise. Obbedire a un disciplinare di origine vuol dire distinguersi per caratteristiche e appeal commerciale. E poi il vino è un prodotto in continua evoluzione, che non si ferma una volta imbottigliato e richiede standard di conservazione per tutta la sua esistenza. Tutti questi elementi portano a un’esigenza: controllare il percorso dalla vite al calice nel modo più rigido possibile. Per Ibm una possibile soluzione è l’utilizzo della blockchain: con eProvence ha lanciato VinAssure, una piattaforma che ambisce a tracciare l’intero processo produttivo.
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