ROMA – ‘Arrestateci tutti’. ‘Si scrive sicurezza si legge repressione’. ‘Una sicurezza da paura’. Si sta animando di striscioni e cartelli piazzale del Verano, a Roma, punto di partenza della manifestazione contro il ddl sicurezza. Indetto dalla rete A pieno regime, al corteo che arriverà a piazza del Popolo hanno aderito Cgil, Anpi, Arci, Avs, Pd, M5s, Rifondazione, le realtà dei centri sociali da tutta Italia, movimenti per i migranti, come la rete No Cpr, i movimenti per la Casa, gli ambientalisti, gli antiproibizionisti, compresa la filiera produttiva della cannabis light, Libera dalle mafie, le realtà Lgbt+, la rete Disability pride, reti civiche, i collettivi universitari e sindacati e associazioni studentesche medie e universitarie.
“Siamo qui innanzitutto per difendere la nostra democrazia già debole e in crisi da un progetto governativo che ci porta vicini a modelli autoritari come quelli dell’Ungheria e che ha l’obiettivo di restingere lo spazio democratico e costringere all’indifferenza le realtà e i movimenti sociali”, ha spiegato alla Dire Tommaso Fogli dell’Unione giovani di sinistra.
“Il ddl Sicurezza sta provando a limitare ogni tipo di insorgenza sociale o di attività sociale. Questa manifestazione è il risultato di tre mesi di lavoro su tutta la rete nazionale, con l’adesione di più di 250 realtà. La motivazione per cui siamo qui oggi è dimostrare che questa cosa sta crescendo, così come cresce il livello di repressione. La nostra sicurezza è stare qui oggi per impedire che questo ddl diventi legge”, ha spiegato Simona Biffignandi di A pieno regime.
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