ROMA – Come fare ad aiutare i prigionieri e le prigioniere politiche detenute in Russia? È la domanda al centro di una proiezione-dibattito promossa dall’organizzazione per i diritti umani Memorial, nella redazione dell’agenzia Dire a Roma, venerdì 20 settembre alle ore 16.30.
Nell’occasione saranno proiettate con sottotitoli in italiano parti di ‘Il caso Dmitriev‘, documentario del 2023 scritto e diretto dalla regista olandese Jessica Gorter.
L’opera ricostruisce la storia di Yuri Dmitriev, studioso e attivista che dopo anni di ricerche nelle foreste della regione della Carelia, nella Russia nord-occidentale al confine con la Finlandia, scopre una fossa comune contenente le salme di persone giustiziate durante il “Grande Terrore” di Stalin del 1937. Entrato in rotta di collisione con il governo, arrestato e vittima anche di accuse che si sono poi rivelate infondate, Dmitriev resta in carcere: nonostante la notorietà e i riconoscimenti internazionali, come il Premio Sakharov per la libertà conferito dal Parlamento europeo e la Croce d’oro al merito polacca.
A intervenire al dibattito di venerdì Giulia De Florio, docente di Lingua e letteratura russa e presidente di Memorial Italia, l’attivista e giornalista Raffaella Chiodo Karpinsky e Andrea Gullotta, docente di Lingua e letteratura russa vicepresidente di Memorial Italia. Modera Nico Perrone, direttore dell’agenzia Dire.
Memorial è nata a Mosca nel 1989, nel periodo della “perestrojka” che precedette la fine dell’Unione Sovietica. Colpita in Russia da una serie di misure giudiziarie ma sopravvissuta a livello internazionale grazie all’impegno di suoi attivisti e sostenitori, l’organizzazione è stata insignita nel 2022 del Premio Nobel per la pace.
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