ROMA – “La Siria possa rinascere lontana da ogni forma di dittatura politica o religiosa”: è l’auspicio condiviso stamane da Damasco con l’agenzia Dire da padre Firas Lutfi, frate minore, guardiano francescano e parroco nella capitale.La testimonianza arriva al telefono, mentre in lontananza si sentono colpi di arma da fuoco, dopo l’ingresso dei ribelli di Hayat Tahrir al-Sham in città e il loro annuncio di una fuga del presidente Bashar al-Assad.
“Questa notte non abbiamo potuto dormire per le pallottole e gli spari” riferisce padre Lutfi, che è originario di Hama, un’altra città della Siria, e ha vissuto molti anni anche ad Aleppo, il secondo centro del Paese. “Qui a Damasco c’è stato un capovolgimento, si è aperta una nuova pagina e una nuova era” dice il francescano. “La capitale della Siria si augura una rinascita vera e propria, nutre la speranza che il popolo possa vivere finalmente sereno e desidera poter guidare questa nazione antichissima e gloriosa, culla dell’umanità e della civiltà, in pace e concordia”.
Quello di padre Lutfi è un pensiero anche personale e francescano. “I siriani”, dice, “possano vivere gli uni accanto agli altri, lontani da ogni forma di dittatura sia politica che religiosa”. La testimonianza prosegue: “E’ questo l’augurio che tutti siriani, in particolare i cristiani, vogliono fare nel giorno della festa dell’Immacolata concezione; che la Madonna possa prendere in mano questa nazione e guidarla nella prosperità e nella pace”.
(La foto di Firas Lufti è di Custodia Terra Santa)
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