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Assonime: obiettivo è creare una vera Ue per risparmio e investimenti

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Non possiamo più perdere tempo come fatto finora su Capital Market Union

“Il nostro intento è formare una genuina Unione Europea orientata al risparmio e agli investimenti, rimuovendo le diverse barriere che ancora ostacolano la creazione di un mercato dei capitali europeo completamente integrato e indirizzando in modo più efficiente il risparmio del continente verso investimenti produttivi in Europa”.

Ha dichiarato la presidente di Assonime, Patrizia Grieco, durante una conferenza internazionale organizzata da Assonime in collaborazione con l’OECD su “Corporate Governance and capital market for competitive and sustainable Europe”.

“La Commissione europea sta per lanciare un nuovo piano d’azione riguardante l’unione del risparmio e degli investimenti – ha continuato Grieco – , e ci aspettiamo un piano audace che ponga al centro il potenziamento della supervisione europea tra le priorità da seguire. Non possiamo più perdere tempo sulla Capital Market Union come fatto fino ad ora. È giunto il momento di passare all’azione e fornire risposte alle numerose e inaspettate sfide rafforzando il progetto europeo”.

Per affrontare il problema del sottosviluppo e della frammentazione del mercato dei capitali europei, è fondamentale concedere all’ESMA maggiori poteri di supervisione e dotarla di una governance più adatta alla creazione di un unico supervisore europeo per i mercati dei capitali, arrivando rapidamente a un Single European Rule Book, facendo in modo che le normative comunitarie siano, per quanto possibile, applicabili in modo uniforme in tutte le giurisdizioni dell’UE.

La principale Borsa Valori dell’Unione Europea per quanto riguarda la capitalizzazione di mercato, Euronext Paris – è stato sottolineato in un Position Paper di Assonime presentato durante il convegno – è circa dieci volte più piccola rispetto alla Borsa statunitense, circa un quinto rispetto a quella cinese e metà rispetto a quella giapponese.

La stagnazione del mercato dei capitali in Europa si riflette sulla sua situazione economica. Nel corso degli ultimi vent’anni, la crescita media annuale del Pil nell’Unione Europea è stata un sesto di quella della Cina, inferiore del 60% rispetto agli Stati Uniti e del 25% rispetto al Regno Unito.

Giovanni Lombardi Stronati

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