domenica, 1 Settembre , 24

A Genova oltre duemila in piazza per chiedere le dimissioni di Toti

PoliticaA Genova oltre duemila in piazza per chiedere le dimissioni di Toti

GENOVA – Scommessa vinta per il campo progressista ligure. Piazza De Ferrari non è certo piena come i ricordi delle grandi manifestazioni di un tempo o delle appassionate celebrazioni sportive dei tifosi, ma sono oltre duemila le persone che si assiepano sotto il palco allestito davanti a Palazzo Ducale, a pochi passi da Piazza De Ferrari e dalla sede della Regione, per chiedere le dimissioni di Giovanni Toti. “Liguria. Diritto al futuro”, il titolo scelto per la manifestazione. Raggiunto, dunque, l’obiettivo che gli organizzatori si erano posti alla vigilia, non scontato considerata la manifestazione organizzata in fretta e furia e in piena estate. Ma la presenza dei quattro leader politici nazionali, Elly Schlein, Giuseppe Conte, Nicola Fratoianni e Angelo Bonelli, ma soprattutto i secondi arresti domiciliari scattati oggi per il governatore Giovanni Toti, hanno spinto diverse persone a lasciare la spiaggia con qualche ora di anticipo.
“Una piazza bellissima, oltre ogni aspettativa, che chiede un cambiamento radicale nella nostra regione- commenta, alla fine, un visibilmente soddisfatto segretario regionale del Pd in Liguria, Davide Natale- vogliamo una Regione per tutti, fatta con partecipazione e trasparenza. Dalla piazza emerge una voglia di unità, che sul palco si eletta bene. Oggi è il punto di partenza e partire con questa voglia è una grande cosa”.

I giornalisti si ammassano per recuperare qualche battuta prima che i leader salgano sul palco. Conte, Fratoianni e Bonelli arrivano praticamente insieme, Schlein poco più tardi, quando la manifestazione è già ufficialmente iniziata e dal microfono sta intervenendo un’operatrice della sanità, che si intuisce facilmente sarà il tema chiave per la campagna elettorale del centrosinistra, sia in caso di elezioni anticipate che di scadenza naturale del secondo mandato di Toti. Prima di arringare la folla uno per uno, i leader salgono tutti insieme sul palco per una foto di gruppo, stringendosi la mano. “Dovete stare insieme per vincere”, gli urlano da sotto.
Nella piazza, tante bandiere dei partiti e anche quella della pace. Ci sono tanti politici locali, anche di Azione, esponenti della Cgil, compreso il segretario regionale Maurizio Calà, il presidente dell’Anpi, Massimo Bisca. I leader si alternano, iniziando con Conte, che aveva problemi di aereo, e chiudendo con Schlein. Dopo la segretaria del Pd, il saluto è affidato alla musica di Fabrizio De André: la scelta cade su “Volta la carta”, evidente invito a voltare pagina politica.
In piazza, tra gli altri, anche il deputato del Pd, Andrea Orlando, in pole position per essere il possibile candidato governatore del centrosinistra. “Oggi la piazza chiede di sbloccare questa situazione, restituire alla Liguria un futuro ed evitare una situazione di impasse che rischia di compromettere gli investimenti in questa regione”, dice l’ex ministro. Anche lui punta forte sulla sanità: “Con le manette è difficile governare e senza governare gli anziani di questa regione attendono undici mesi per fare una visita specialistica”. Poi, sulla possibilità che possa essere il nome scelto dal centrosinistra per provare a tornare a guidare la Regione, resta diplomatico: “Discuteremo con la coalizione, ora bisogna lavorare per sbloccare questa situazione”.

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